mercoledì 12 novembre 2008

L’importanza del perdono

Da poco ho finito un libro intitolato “I cattivi pensieri di Annie May”. Questo libro racconta la storia di questa Annie che tiene un libro nero, su cui scrive tutti i nomi di coloro che le hanno fatto dei torti… Il nome che più spesso ricorre è quello di Ben che 20 anni prima l’abbandonò il giorno del matrimonio senza una spiegazione. Tutto parte da lì. Da quel tremendo giorno in cui la sua vita cambiò… e racconta di come lei riuscirà, pian piano a perdonarlo… Ecco, sono sincera, non ce la farei… Ci ho pensato moltissimo, e nonostante mi renda conto che la rabbia, il rancore e la sete di vendetta siano sentimenti profondamente negativi… beh, io non riesco a perdonare chi mi ha fatto del male. Mi piacerebbe essere una di quelle persone che sanno perseverare, capire, dimenticare, ma purtroppo non lo sono affatto. Non perdono nulla a me stessa, figuriamoci agli altri. E dire che capisco benissimo quanto meglio starei se riuscissi a vivere in pace con me stessa, con gli altri e con il mondo. Ma non so farlo; io non perdono e non dimentico… Non che ci siano molte persone da perdonare, ma qualcuna, è inevitabile, mi ha ferito e ora si trova nella mia lista nera. Ci provo, ogni volta che vedo e mi capita di scambiare qualche parola con quelle persone, a dimenticare ciò che è stato, ma quel sentimento di rabbia proprio non se ne va, non mi lascia… Sento proprio l’esigenza di lanciare battute sarcastiche sui loro errori, su quanto mi hanno fatto del male… Voglio che pure loro si sentano male, in colpa…
Non so se passerà mai questo orrendo sentimento, ma non posso fare altro che augurarmelo e cercare di cambiare…
Per questo ho deciso di scrivere qui la mia lista nera, forse sfogare del tutto la mia rabbia, per una volta, la prima, potrà servirmi per perdonarli…

La mia lista nera:

Gloria: per avermi abbandonato proprio nel pieno della nostra amicizia
Irene: per lo stesso identico motivo (i morosi rovinano sempre tutto!)
La mia prof. di latino delle Magistrali: mi hai fatto dannare per 5 anni, brucia all’Inferno
Elia: il mio primo amore, per avermi ferito e fatto soffrire quando ero ancora una ragazzina, e soprattutto perché adesso fai tu il sedotto e abbandonato dicendo che io ero quella non presa e io ora sono quella sfuggente che non ti cerca mai
Federico: perché ti amavo moltissimo, e tu mi hai semplicemente cancellata dalla tua vita, senza una spiegazione, una scusa… il nulla più totale, sei sparito e basta! E ora, quando mi vedi, mi tratti come un’amica.. Sappilo bene, non lo sono ora e non lo sarò mai!!!!!

Cavolo, corta però… In 22 anni solo 5 persone? Bene dai…

Ma già ne sono certa, solo a parlarne mi parte l’embolo… non vi perdonerò mai… E di ciò sono sinceramente dispiaciuta.. Non per voi, se mia avete lasciata non sono certo così importante, ma per me stessa… Perché so che se riuscissi a superare il tutto sarei certamente una persona migliore. Infondo mi hanno insegnato che chi perdona ha vinto… Ebbene, con voi sarò sempre una perdente… Ma sono fatta così… E devo accettarmi con i miei pregi ed i miei difetti…

Frase del giorno:

Ci sono ore nelle quali noi siamo più portati all’intimità, all’abbandono: si sente il bisogno di appoggiare un po’ della nostra malinconia sulla spalla di uno sconosciuto, di dividere con qualcuno disposto ad ascoltare un segreto o una pena. La confidenza è il surrogato laico della confessione, hanno detto, ed è liberatorio denunciare il peccato, o la miseria, cercare una qualche solidarietà, perché è vero, come afferma la logica comune, che comprendere vuol dire perdonare.

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